L’ageismo è una discriminazione silenziosa. Tuttavia, è talmente radicato nella nostra cultura da non riuscire a comprenderne la portata. Ma cosa significa ageismo? Il termine deriva dalla parola inglese “ageism” e riguarda il pregiudizio ai danni di una persona in ragione della sua età. Nella nostra società le persone anziane vengono lentamente escluse dalle opportunità di lavoro, dall’accesso a determinate cure e dalla vita sociale. Questa realtà si comprende facilmente, viviamo in una società che esalta giovinezza, bellezza e perfezione. Tutto ciò che non risponde alle regole imposte dalla nostra cultura viene discriminato, basti pensare ad esempio a come si tende a giudicare le persone anche solo per via del loro peso.
Le donne e il diritto di vivere e amare in età matura
Questa forma di discriminazione si amplia ancora di più quando parliamo delle donne. Infatti, mentre gli uomini con l’avanzare del tempo possono ancora avere fascino e godere di una certa reputazione dovuta all’esperienza, questo non vale per le donne. Quando il ruolo di mogli e madri si esaurisce, le donne diventano invisibili, relegate in un angolo. I pregiudizi sull’età diventano feroci quando parliamo di donne che, dopo un divorzio o essere rimaste vedove, decidono di riaprire il proprio cuore e vivere un amore in età matura.
“Ancora donne” il progetto sull’amore in età matura
Le bravissime registe Stéphanie Chaut e Veronique Reymond sono le autrici di “Ancora donne, quando l’amore non ha età” un documentario unico nel suo genere. Questa opera narra la storia di cinque donne fra i sessanta e i settantacinque anni alle prese con l’amore e la solitudine in età matura. Questo documentario ci mostra le difficoltà delle donne di una certa età di rimettersi in gioco in amore e combattere contro i pregiudizi della società.
Ageismo donne: l’importanza di dare voce alle esigenze delle persone anziane
Oggi, grazie alla medicina, abbiamo un’aspettativa di vita più lunga e sarebbe importante permettere alle persone anziane di vivere in modo sereno e appagante la terza età. Il lavoro culturale da intraprendere nella nostra società è immenso. Bisogna superare tabù come quello della percezione dell’amore e del sesso in età matura e anche comprendere che dopo i sessantacinque anni le persone hanno ancora molto da offrire. Chi ha il privilegio di vivere in età matura ha un bagaglio di esperienza che è importantissimo condividere con le nuove generazioni. Abbiamo tanto da imparare dalle persone anziane.
Non giudicare. Il primo passo per una società inclusiva
È veramente crudele discriminare qualcuno solo per la sua età anagrafica senza tenere conto delle sue esigenze, dei suoi sentimenti e di quanto sia in grado di offrire. Il primo passo da fare è evitare giudizi che potrebbero ferire la sensibilità altrui. Bisogna cercare di andare più a fondo e cambiare prospettiva, solo in questo modo si potrà piano piano sensibilizzare la società su un tema così delicato che prima o poi riguarderà ogni persona.