Ascolta il mio cuore: l’autrice
Bianca Pitzorno è una delle scrittrici più importanti nel panorama italiano della letteratura per ragazzi. Nasce a Sassari il 12 agosto 1942 e si laurea in lettere classiche; prima di dedicarsi alla scrittura, lavora come insegnante di latino e greco e come archeologa. L’autrice di Ascolta il mio cuore dal 2000 è ambasciatrice UNICEF.
Le opere, oltre Ascolta il mio cuore
Bianca Pitzorno ha pubblicato più di cinquanta opere, tra saggi e libri per ragazzi, tradotte in America e in Asia. Tra quelle più significative, a parte la sopra citata, si ricordano L’ amazzone di Alessandro Magno, La bambina col falcone , Diana, Cupido e il commendatore, Re Mida ha le orecchie d’asino. Per quel che riguarda la saggistica: Manuale del giovane scrittore creativo, Storia delle mie storie, Nata sotto un cavolo ecc. Ciò che attira maggiormente chi legge le opere dell’autrice è lo stile semplice e le ambientazioni sospese tra realtà e fantasia; questo è il caso del libro in analisi.
Ascolta il mio cuore: la trama
Il libro tratta delle vicende avvenute tra settembre e giugno in IV D alla Sant’Eufemia, aventi come protagoniste tre bambine: Prisca, Elisa e Rosalba. Pur avendo personalità diverse, le accomuna un’amicizia solida, solidale e un forte senso di giustizia. Le discriminazioni della nuova maestra, Arpia Sferza, le fanno infuriare fino ad attuare una vendetta che la faccia punire o quantomeno che la umili. La donna, infatti, maltratta verbalmente e fisicamente Iolanda e Adelaide, due bambine povere, che a detta sua, macchiano l’immagine della classe perfetta, composta da borghesi. Alla fine, Prisca , otterrà la sua rivincita e sarà pronta per affrontare le scuole medie.
Il sistema scolastico rappresentato
I fatti accaduti riguardano gli anni 50. All’epoca, la scuole prevedeva delle norme diverse da quella attuale. Innanzitutto le scuole erano composte solo da maschi o da femmine, si usava penna e calamaio per scrivere e i bambini provenienti dalle famiglie povere non potevano permettersi di andare alla medie, ma spesso si fermavano alle elementari; ma poiché la legge prevedeva che prima dei quattordici anni era illegale lavorare, questi frequentavano delle scuole di Avviamento, gli altri, invece, continuavano gli studi. E l’autrice si sofferma proprio su tali differenze, denunciando anche la pratica delle punizioni corporali come metodo educativo.
Quant’è attuale?
Sebbene molte cose del sistema scolastico siano cambiate in positivo, l’opera della Pitzorno è attuale per le sue tematiche: la società ancora oggi si basa spesso e volentieri sulle discriminazioni che subiscono i più poveri e i più deboli a scapito dei potenti, che si arricchiscono e raramente vengono puniti come dovrebbero. Nella società capitalista in cui viviamo il valore di una persona dipende dal lavoro che svolge e da quanto è importante; Prisca ci insegna che non dovrebbe essere così, uno studente non è un voto, un adulto non è il suo guadagno, le sue origini o la posizione sociale che occupa ed ecco perché tutti dovrebbero leggere questo libro.
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