Il termine non-binary rispecchia chi non si identifica totalmente nel binarismo di genere: ossia solo nel genere femminile o in quello maschile.
Tagli di capelli non-binary: significato del termine
Non-binary è chi vuole vivere senza etichette di genere; infatti le persone non-binary preferiscono utilizzare il pronome They-them. Oltre a non-binary, altre definizioni sono: agender, genderfluid ecc. Vediamo adesso i tagli di capelli non-binary.
Tagli di capelli non-binary: un look genderless
Chi, quindi, non vuole definizioni di genere spesso predilige un’acconciatura diversa: un look genderless, che non sia prettamente da uomo o da donna. Questi presentano una libertà d’espressione che vuole andare oltre i canoni di genere tradizionale; sono, soprattutto, i tagli di capelli utilizzati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta ad essere apprezzati.
Tagli di capelli non-binary: dal mullet alla cresta
Ebbene vediamo quali sono quelli più utilizzati.
- MULLET: questo taglio incomincia ad andare di moda negli anni 80. Consiste nel portare i capelli corti davanti, rasati ai lati e lunghi dietro oppure un’altra variante prevede non portarli rasati ai lati ma semplicemente più corti o con le basette.
- CRESTA MOICANA O MOHAWK: è un taglio molto diffuso tra le persone non-binary. È un’acconciatura usata dai nativi americani e poi riportata in voga dalla cultura punk negli anni 70. Si rasano i capelli ai lati, lasciando nel mezzo una striscia di capelli lunghi; questi vengono rialzati con il gel o con la cera a forma di cresta.
- RASATURA: consiste nel portare i capelli rasati o parzialmente rasati, di solito colorati con colori accesi.
- MULLET A CRESTA: rispetto al mullet normale, la parte superiore dei capelli è rasata o tagliata molto corta mentre la parte posteriore è scolpita in una cresta.
- CRESTA MULLET: al contrario, chi usa questo taglio preferisce avere la cresta nella parte superiore dei capelli ed il mullet nella parte posteriore.
- CHELSEA: I capelli sulla testa sono rasati mentre la parte posteriore della nuca delle tempie è lasciata più lunga.
Per distinguersi!
Generalmente chi sceglie un look simile, lo fa per non conformarsi alle norme sociali in cui ancora purtroppo se un uomo ha i capelli lunghi, allora ha un taglio “da femmina” mentre se una donna si taglia i capelli corti sembra “un uomo”. La verità è che bisognerebbe accantonare questi stereotipi di genere e lasciar vivere la propria identità senza restrizioni e pregiudizi. Non devono esistere più frasi come “è da maschio” o “è da femmina” e questo vale anche per un semplice taglio di capelli.
Ecco alcuni esempi di mullet https://www.pinterest.it/fcipolletta/mullet/
E di Mohawk: https://www.pinterest.it/search/pins/?q=cresta%20punk&rs=typed