Machismo, maschilismo, e donne che non ci ridono su. Ma anche popolo LGTB che è stufo di dover nascondere con una risata ciò che prova a commenti inappropriati. In questo articolo vediamo come e perché la nota frase “E fattela una risata!” non conduce mai a visioni ottimistiche della vita (nella sfera sessuale e non).
“E fattela una risata!”
Sarà capitato anche a voi almeno una volta nella vita di sentirvelo dire. “E fattela una risata!” Quante volte è stata utilizzata questa frase per cercare di dare una scossa al vostro comportamento troppo cinico, depresso o ancora critico.
In generale, si tratta di una frase utilizzata per andare a colpire nel profondo persone che stanno attraversando un periodo di forte cambiamento. Queste persone riversano all’esterno con il proprio corpo atteggiamenti che agli occhi di persone poco attente o poco aperte mentalmente risultano essere chiusi e negativi.
La realtà è che dietro a questa frase c’è del razzismo. Nei confronti delle donne, se cercano di far valere i propri diritti una volta di più nei confronti degli alfa, o ancora nei confronti di tutta la comunità LGTB che ancora oggi si trova costretta a doversi definire per la mancanza di informazione e apertura mentale nei confronti di tutto ciò che riguarda la trasformazione e l’identità sessuale.
Un passo indietro… parliamo di machismo
Iniziamo col dire che la parola machismo deriva dallo spagnolo “macho”, ovvero “maschio”. Per correlazione quando si utilizza questa parola si sta ad indicare un atteggiamento che va ad ostentare virilità e superiorità del maschio rispetto alla femmina (o a tutte le altre identità sessuali).
In pratica, stiamo parlando di quelli che oggi si definiscono maschi alfa, ma che in realtà non sono altro che esseri umani dal membro maschile che ostentano la volontà di esibire il proprio controllo su tutto ciò che sembra essere più debole di loro.
Anche se storicamente parlando, l’atteggiamento macista non è strettamente legato a quello misogino, quello di cui stiamo parlando è razzismo nudo e crudo.
Il macho sa davvero cosa vuole?
Chi utilizza il machismo per imporsi sull’ambiente e la società che lo circonda è una persona che pensa di sapere ciò che vuole e pensa anche di sapere ciò che prova. La realtà dei fatti però è che si tratta di un comportamento automatizzato imposto da dettami ormai arcaici della nostra società.
Il macho è colui che ostenta la propria bellezza, si impone come essere di forza superiore alla media e cerca in tutti i modi di prevalere sull’altro. Studi scientifici però hanno dimostrato che questo tipo di comportamento sta ad indicare soltanto che la persona in questione è insicura e costantemente alla ricerca di se stessa.
A questo punto verrebbe da dire che, più che alle donne o ai componenti della comunità LGTB, la frase “E fattela una risata!” sarebbe più adatta per i maschi alfa.
Il machismo e la libertà dalle imposizioni arcaiche
Quello che la psicologia contemporanea, ma anche la medicina moderna dimostrano che le donne in questo momento sono nettamente superiori all’uomo per numero e per titoli.
Nonostante questo, c’è ancora tanta difficoltà ad imporsi in ruoli di rilievo. Infatti, le donne sono tuttora quelle che vengono maggiormente messe in disparte sia sul posto di lavoro che quando si parla di relazioni interpersonali.
Non va meglio per tutti coloro che fanno parte della comunità LGTB, che si ritrovano sempre più spesso a doversi definire di fronte alla comunità per poter poi essere categorizzarti ed inseriti di conseguenza seguendo ancora imposizioni arcaiche che provengono dal passato.
Il machismo non è altro che un dogma che deve essere rivisto secondo le nuove leggi sociali. L’uomo dovrebbe smetterla di cercare di prevalere su tutto ciò che non ha il membro maschile e cercare di guardarsi dentro per stare meglio con se stesso e con la società che lo circonda.