Vediamo di fare chiarezza sulle coloratissime e abbagliantissime drag queen. Sono vistose, sono truccate con make up eccezionali, sono figure speciali che hanno una precisa iconografia.
Sono uomini abbigliati da (super) donne con talenti eccezionali.
Ebbene non sono solo questo: ci sono anche delle donne che si divertono a interpretare una caricatura di donna, per ragionare sugli stereotipi e decostruirli sul palco. Impariamo a fare distinzione e a conoscere le bio queen.
Drag queen: in origine ci fu Carlo II…
Partiamo con qualche nozione storica. Siamo nel 1683 e Carlo II – detto anche The Merry Monarch – introduce al teatro le donne. Fino ad allora, senza pene non potevi salire sul palco: erano infatti gli uomini ad interpretare le parti femminili.
Questi attori così eccentrici indossavano abiti da donna e si muovevano sul palcoscenico come avrebbe fatto una donna dell’epoca. Avevano lunghe sottane e sottogonne ed ecco che nasce il termine drag queen, dal verbo inglese “to drag”, ovvero trascinare. Le vesti di cui parliamo erano pesanti e degne di una regina, perciò venivano letteralmente trascinate sul palco da uomini che si mettevano in mostra come vere e proprie sovrane.
Fu però solo tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso che in America si iniziò ad utilizzare il termine “drag queen” per definire le artiste dei locali speakeasy, ovvero quei locali dove si serviva illegalmente alcool e dove ci si divertiva fino a tarda notte.
Le drag queen e l’omosessualità maschile
Dopo la seconda guerra mondiale iniziarono gli arresti: le regole contro il travestitismo erano severe e di frequente la polizia irrompeva durante gli spettacoli e arrestava le drag queen sbattendo in prima pagina i nomi di questi uomini che si ritrovavano a non avere più privacy né vita privata.
Il fatto è che si è sempre fatta molta confusione: non tutti gli artisti o le artiste drag sono travestiti, ovvero solo alcuni di loro cercano di creare l’illusione di trovarsi davanti ad un essere di sesso femminile.
Non tutte le drag sono uomini omosessuali! Anche molti uomini eterosessuali e bisessuali fanno le drag queen, e addirittura anche delle donne!
Bio Queen: le donne che fanno le drag queen
A dimostrare che non solo gli uomini possono fare le Drag Queen ci sono le bio queen, ovvero tutte quelle drag che sono transgender o cisgender. Si tratta di persone che seguono un vero e proprio credo, che amano esibirsi per esprimere la loro personalità. La loro sessualità è tutta un’altra cosa e non dovrebbe essere mai citata o presa in discussione quando si parla di loro.
Bio Queen e Drag Queen: libertà di essere chi vuoi
Alla base del pensiero di chi vuole essere drag queen (o bio queen) c’è la volontà di esprimersi al 100% per ciò che si è.
L’obiettivo è restituire al pubblico e a chi osserva una forma d’arte, ma anche quello di ribadire un pensiero politico che rende l’essere umano libero dalle sovrastrutture patriarcali. Non ci sono ruoli di genere, nessuno dovrebbe essere obbligato o sentirsi obbligato a tenere determinati comportamenti perché il suo sesso biologico glielo impone.
Bio queen: conclusioni
Essere drag queen significa essere liberi di manifestare il proprio essere e il proprio pensiero al di là delle manifestazioni culturali della società. Si tratta di offrire una forma artistica che si discosta dalle costruzioni socioculturali che amano ancora fare distinzione tra “le cose da donne” e “le cose da uomini”.