La massoneria: una società segreta con una storia avvincente spesso al centro di dibattiti e misteri secolari. Tra i vari aspetti aspetti sicuramenti più discussi, uno riguarda l’esclusione storica di donne e persone LGBT dalle logge massoniche.
In questa esplorazione sulla massoneria, approfondiamo la storia millenaria, i valori chiave e le lotte per l’inclusione. Scopriamo inoltre come alcune logge miste stiano contribuendo a cambiare questo panorama, aprendo le porte a una partecipazione più inclusiva e rappresentativa di persone LGBT e donne nella massoneria.
Storia della massoneria e valori massonici: un patrimonio centenario
La storia della massoneria è un’affascinante odissea attraverso i secoli, risalente addirittura al XIV secolo. La massoneria moderna, così come la conosciamo oggi, ha trovato la sua spinta principale a partire dal XVII secolo, quando le prime Grandi Logge furono costituite in Inghilterra. Questo periodo ha visto l’emergere di una massoneria organizzata, basata su principi fondamentali che definiscono il suo carattere distintivo.
Al cuore della massoneria ci sono i valori di fratellanza, uguaglianza e libertà: la “fratellanza” rappresenta l’idea di unione e solidarietà tra i membri della loggia; l'”uguaglianza” è un principio chiave che trascende le barriere di status e posizione sociale, ponendo tutti i membri su un piano di parità; la “libertà” è un concetto che sottolinea l’importanza della libertà di pensiero e di espressione all’interno della massoneria.
Oltre a questi principi fondamentali, la massoneria promuove ulteriori valori come l’onestà, la tolleranza, la lealtà e l’educazione.
Tuttavia, la massoneria ha anche una storia di esclusione riguardo alle donne e alle persone LGBT. Tradizionalmente, le logge massoniche erano riservate agli uomini eterosessuali. Questa esclusione ha sollevato domande sulla coerenza tra i valori massonici e la discriminazione di genere e sessuale.
Le logge miste e l’evoluzione della massoneria
Negli ultimi decenni, la massoneria ha assistito a una significativa evoluzione, con alcune logge massoniche che hanno abbracciato l’inclusione di donne e persone LGBT come membri a pieno titolo. Questa apertura rappresenta un’importante pietra miliare nella storia della massoneria e il riflesso dei suoi valori intrinseci di fratellanza, uguaglianza e libertà.
Alcune logge miste, come la Loggia Mista Universale e la Loggia Simbolica Mistica, sono diventate luoghi accoglienti per donne e uomini di tutti gli orientamenti sessuali. Queste logge promuovono una cultura di inclusione in cui i membri possono condividere il loro percorso massonico.
Un altro esempio è dato dalla Loggia Le Droit Humain, che offre una piattaforma aperta a tutti i cercatori di verità. Questa loggia, in particolare, si impegna a creare un ambiente di fratellanza e comprensione che supera le barriere di genere e orientamento sessuale.
Il ruolo delle donne nella massoneria
Alcune organizzazioni massoniche, come l’Ordine Internazionale delle Donne Rito Scozzese, accettano solo membri femminili. Queste logge consentono alle donne di partecipare pienamente alla tradizione massonica e di condividere i suoi principi.
Le donne che hanno scelto di partecipare alle logge miste o femminili hanno svolto ruoli straordinari, contribuendo in modo significativo a modellare l’organizzazione e a promuovere i suoi valori fondamentali. Tra queste figure, spicca Annie Besant, una delle donne massoni più influenti e rispettate del XX secolo.
Annie Besant, oltre ad essere una massona impegnata, era un’importante leader del movimento per i diritti delle donne e una fervente sostenitrice della libertà di pensiero e religione. Ha giocato un ruolo chiave nella promozione dell’uguaglianza di genere all’interno della massoneria, dimostrando come il coinvolgimento attivo delle donne possa arricchire l’organizzazione.
Il contributo di Annie Besant e di altre donne massoni è un esempio del modo in cui le logge miste e femminili stanno spingendo avanti l’agenda dell’uguaglianza di genere nella massoneria.
Massoneria e lobby LGBT: separare i fatti dai miti
È importante separare i fatti dalle voci e i miti che circolano riguardo alla presunta connessione tra la massoneria e la cosiddetta “lobby gay“: mentre alcune logge massoniche hanno lavorato per accogliere le persone LGBT come membri, è sbagliato affermare che la massoneria in generale sia coinvolta in una “lobby gay”.
Queste accuse spesso riflettono malintesi o cospirazioni infondate. In realtà, la massoneria è un’organizzazione aperta a individui di diversa provenienza e orientamento sessuale, che lavorano insieme per la crescita personale e il benessere della comunità.
Lotte per l’inclusione LGBT nella massoneria
Le lotte per l’inclusione delle persone LGBT nella massoneria sono state lunghe e spesso coraggiose. Molti individui all’interno della comunità massonica hanno lavorato instancabilmente per aprire le logge a tutti coloro che condividono i valori massonici, indipendentemente dall’orientamento sessuale. Questi sforzi hanno portato all’accettazione di membri LGBT in alcune logge tradizionali.
Le organizzazioni massoniche che hanno abbracciato l’inclusione delle persone LGBT sono spesso oggetto di critiche e opposizione da parte di settori più conservatori all’interno della massoneria. Tuttavia, il desiderio di rendere la massoneria più inclusiva e rappresentativa della diversità della società moderna ha continuato a guidare queste lotte.
Mentre c’è ancora un lungo cammino da percorrere, le lotte per l’inclusione LGBT nella massoneria dimostrano come l’organizzazione stia affrontando le sfide del cambiamento e della diversità. Questi sforzi rappresentano una dimostrazione dei valori di fratellanza, uguaglianza e libertà che sono al cuore della massoneria e il suo impegno a evolversi con i tempi.
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