Manal, la donna saudita che voleva guidare
“C’era una ragazza che voleva guidare la macchina, ma viveva in Arabia Saudita, un Paese in cui le regole della religione proibiscono alle donne di guidare”.
Questa ragazza si chiama Manal e un giorno nel 2011, decise di infrangere queste regole.
Manal Al-Sharif ( 25 Aprile 1979) si è laureata alla King Abdulaziz University con una laurea in informatica e una certificazione Cisco Career; non è dedita negli studi e nel campo lavorativo.
Stanca delle restrizioni del suo Paese nei confronti delle donne, per dimostrare il suo dissenso, decise di postare un video su Youtube dove si mostrava alla guida dell’auto di suo fratello.
Il suo Intento era semplice.
Voleva raggiungere l’attenzione di maggior numero possibile di persone, donne in particolare, che ispirate dal suo gesto, potessero trovare il coraggio di imitarla e mettere fine alle dure leggi.
Nonostante Manel fu arrestata per il suo coraggio, il suo desiderio fu esaudito.
La sua protesta ebbe grande consenso; centinaia di donne saudite, ispirate dal suo coraggio, si misero alla guida in strada sfidando le autorità religiose.
Il video di YouTube della guida di al-Sharif è diventato inaccessibile nella sua posizione originale, la pagina Facebook della campagna è stata cancellata.
Le battaglie di Manal per le donne
La sua lotta non si è fermato solo a questo episodio.
Un anno dopo, ha criticato il governo per un’iniziativa che consisteva nell’informare i mariti che nella legge saudita sono i tutori delle mogli, se le donne decidessero di lasciare il Paese mediante un sms. Un forte controllo sulle donne per rendere loro difficoltoso l’abbandonare il paese senza severe conseguenze.
Si è distinta nuovamente portando l’attenzione internazionale sul caso di Lama- al Ghamdi, bambina i cinque anni che ha subito violenze e data a fuoco dal padre; tutto questa a portato a far condannare il padre ma Manal ha dovuto scontare quattro mesi di carcere e pagare una cospicua sanzione.
https://www.robadadonne.it/galleria/manal-al-sharif-ragazza-carcere-voleva-guidare/
“Sono sempre preoccupata, ogni volta che torno in Arabia Saudita, perché non puoi mai sapere quando verrai arrestata di nuovo, per un tweet, un retweet o qualcosa che dici in un’intervista”.
Manal, è, come altre donne ed attiviste, un simbolo di protesta contro le ingiustizie di una società maschilista e oppressiva.
In lei, ed in ogni Donna, c’è tutta l’intenzione e la volontà di non rassegnarsi a vedere costantemente crescere le ingiustizie, l’esigere il rispetto come Donna e parte attiva ed integrante della società.
“Freedom for me is to live with dignity, and if my dignity and freedom is controlled by a man, I will never be free.”
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