Per capire perché esistono le spiagge LGBT+ è necessario fare un passo indietro nella storia e dare loro il confine di senso e il diritto di esistenza.
Prima di parlare di spiagge LGBT: excursus della legislazione in Italia
Fino a poco tempo fa l’omosessualità veniva considerata una patologia mentale, infatti è solo il 17 maggio 1990 che l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancella l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, riconoscendola come uno degli orientamenti sessuali.
In Italia, uno dei primi atti che ha portato alla legiferazione dell’omosessualità – necessaria come forma di tutela, è stato con il codice Zanardelli, entrato in vigore ill 1 gennaio 1890, che libera le relazioni tra persone dello stesso sesso da ogni conseguenza legale o penale.
26 anni e qualche giorno dopo, il 20 maggio del 2016, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e ne disciplina le convivenze.
Sicuramente avere una testimonianza legale dei propri diritti è stato un primo passo per l’affermazione della comunità LGBTQ+. Tuttavia, l’Italia rimane uno dei paesi dove i diritti delle persone lgbtq+ sono meno tutelati.
Da qui, l’esigenza di enti, organismi o associazioni di muoversi e lottare per costruire uno spazio a chi per legge e cultura ha meno diritti degli altri. Una di queste realtà è il turismo Lgbtq+, una forma di turismo rivolto alle persone della citata comunità che è stato promosso negli ultimi anni per ampliare i luoghi di accettazione di ogni forma di sessualità o identità di genere non eteroconforme. La spiaggia è sicuramente uno di questi luoghi.
Spiagge LGBT+ in Italia: dove andare
Andare in vacanza significa rilassarsi e costruire il proprio tempo attorno al benessere e a un ritmo più lento della frenesia della città. Il mare è il luogo ideale e per antonomasia della vacanza. Sentirsi sereni significa anche sentirsi inclusi e accettati dal posto e la comunità in cui ci si trova, liberi di essere sé stessi.
Una spiaggia LGBT+ è un luogo che promuove i valori di inclusione e accettazione dell’altro nelle sue diversità. Negli ultimi anni le spiagge LGBT+ in Italia sono moltiplicate, dando la possibilità ai membri della comunità LGBT+ di godersi una vacanza sicura e libera.
Spiaggia gay Caldonazzo, spiaggia gay Eboli e altre alternative
Ecco una lista delle spiagge LGBT+ migliori in tutta Italia, una per regione (quasi).
- Lido Punta Le Morge, Abruzzo: Si trova a Torino di Sangro, nella provincia di Chieti, è una spiaggia per nudisti, approvato nel 2014.
- Metaponto, Basilicata: Questa spiaggia è ubicata a Terzo Cavone, in provincia di Matera, nell’unica zona naturista della regione. L’acqua è cristallina e la sabbia dorata, un’oasi rilassante per chi vuole perdersi nel relax della natura.
- Torre Mezza Praia, Calabria: Questa meravigliosa spiaggia si estende tra Pizzo Calabro e Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Offre una varietà di natura incredibile: dalla pineta che la affianca alle distese di sabbia o ghiaia, a seconda delle proprie preferenze.
- Rainbow Beach, Campania: Una delle spiagge gay friendly più conosciute è sciuramente Marechiaro nel quartiere di Posillippo, a Napoli. Non possiamo però non citare la Rainbow Beach a Eboli, uno dei punti di riferimento della comunità LGBT+ per le vacanze. Rainbow Beach è la prima spiaggia apertamente gay-friendly e anti discriminatoria della provincia di Salerno: un luogo di relax e ricco di intrattenimento grazie alle numerose serate e dj-set offerte dalla realtà stessa.
- Community 27, Emilia Romagna: Community 27 è il lido più inclusivo di Rimini e tra i più famosi in tutta Italia, anche grazie alla sua iconica passerella dipinta dei colori dell’arcobaleno. Uno stabilimento balneare che si batte tutto l’anno per i diritti della comunità lgbt, anche attraverso il supporto ad associazioni ed enti sul territorio romagnolo che promuovono i valori di accettazione e inclusività sociale.
- Costa dei Barbari, Friuli Venezia Giulia: Caratterizzata da ghiaia e ciottoli tipici dell’alto Adriatico, è una delle spiagge naturiste più frequentate di Trieste.
- Capocotta, Lazio: Si tratta di un oasi naturista ad Ostia, raggiungibile facilmente dal centro di Roma. Bisogna percorrere tutta la via Cristoforo Colombo fino al mare e successivamente la litoranea in direzione sud fino ad Ostia.
- Bagni Mafalda Royal, Liguria: Grazie alla nuova passerella arcobaleno, i bagni Mafalda Royal sono diventati un luogo accogliente non solo per i membri della comunità LGBT+ ma anche agibile da persone con disabilità.
- Fornaci, Lombardia: Si tratta di una piccola spiaggia nei pressi del Lago Maggiore che dispone anche di una zona nudista.
- Spiaggia delle Piramidi (Oasi naturista Foce Cesano), Marche: Questa spiaggia è anche nota come la spiaggia naturista di Foce Cesano per la frequenza di nudisti.
- Bonus track per gli amici Umbri più scarni di spiagge LGBT+ friendly nella propria regione: Punta Nina, vicino a San Benedetto del Toronto.
- Marina di Petacciato, Molise: Caratterizzata da una grande pineta LGBT+ friendly, si trova in provincia di Campobasso.
- Ghiffa, Piemonte: È vero che il Piemonte fa parte delle cinque regioni italiane non bagnate dal mare, tuttavia è pieno di località presso fiumi e laghi dove godersi un bagno tra inclusione e aria di vacanza. Un esempio di ciò è Ghiffa, spiaggia privata del Lago Maggiore.
- Un altro luogo gay friendly è la spiaggia nudista di Rivarolo, Torino, posto facilmente raggiungibile anche dagli abitanti della Val d’Aosta dove la scelta di lidi LGBT+ friendly è meno varia.
- Freak Beach, Puglia: Chiamata la spiaggia degli “alternativi”, cerca di abbracciare ogni forma di libertà del corpo ed espressione.
- Mari Pintau, Sardegna: Mari Pintau è una delle spiagge gay più frequentate della Sardegna. Si trova a una ventina di chilometri da Cagliari e offre zone per i nudisti.
- Le Capannine, Sicilia: Si tratta di una delle strutture balneari più frequentate a Catania. Offre un grande panorama di serate LGBT+ friendly.
- Torre del Lago (Versilia), Toscana: A Torre del Lago e Versilia vi sono diverse spiagge LGBT+ friendly, tra queste spiccano due spiagge gay e natursite: quella della Lecciona e quella della Tirrenia.
- Lago di Caldonazzo, Trentino Alto Adige: Il Trentino non tocca il mare, ma non scoraggiamoci! Il Lago di Caldonazzo offre la possibilità di farsi un bel bagno e di praticare diversi sport acquatici.
- La Laguna del Mort, Veneto: Situata a Eraclea Mare, è una delle spiagge più frequentate dai naturisti.
E ora non ci resta che andare al mare e goderci le vacanze tra inclusività e acqua cristallina!