L’aromanticismo è un orientamento affettivo generalmente poco conosciuto e poco compreso, specialmente a causa di una scarsa e poco diffusa rappresentazione dello stesso. Molte persone, dunque, ignorano questo tipo di aspetti e si chiedono spesso cosa voglia dire essere aromantico.
Quello dell’aromanticismo è uno spettro che si rifà a una mancante o ridotta attrazione romantica e che quindi si contrappone all’orientamento alloromantico, nel quale invece questa è presente. Una persona che si identifica come aromantica non prova, solitamente, attrazione romantica nei confronti di altre persone e non si inserisce dunque all’interno della logica allonormativa delle relazioni affettive. Ciò non vuol vuol dire, tuttavia, che una persona aromantica non possa provare sentimenti di affetto o di amore, anche platonico o familiare, e che non possa avere delle relazioni o una propria famiglia, anche se questi sono solo alcuni dei tanti pregiudizi, legati soprattutto alla poca conoscenza in merito e a perpetrati stereotipi di genere, cui sono vittime le persone aromantiche.
La bandiera dell’orgoglio aromantico si compone di cinque bande orizzontali di diversi colori, rispettivamente dall’alto verso il basso: verde scuro e verde chiaro per lo spettro aromantico, bianco per l’amore platonico e l’amicizia e nero per lo spettro della sessualità. Inoltre, colloquialmente ci si può riferire alle persone aromantiche come “aro”.
Lo spettro aromantico
Come già accennato, l’orientamento aromantico è uno spettro e si compone perciò di diverse sfumature e definizioni. Tra queste troviamo:
- Akoiromanticismo: Assenza del desiderio di una reciprocità dell’attrazione romantica;
- Aroflux: Fluttuazione dell’orientamento affettivo tra aromanticismo e alloromanticismo;
- Cupioromanticismo: Desiderio di instaurare una relazione romantica nonostante il proprio aromanticismo;
- Demiromanticismo: Possibilità di sviluppare dell’attrazione romantica ma solo dopo aver sviluppato un forte legame emotivo;
- Gray-aromanticismo: Possibilità non imprescindibile di sviluppare dell’attrazione romantica nei confronti di una o alcune persone;
- Omniaromanticismo: Assenza totale di attrazione romantica;
- Quoiromanticismo: Incapacità di distinguere l’attrazione romantica dall’attrazione platonica.
Qual è la differenza tra asessuale e aromantico?
L’aromanticismo, inoltre, in quanto orientamento affettivo può accompagnarsi ad altri orientamenti sessuali e di genere. Un comune preconcetto è che una persona aromantica sia necessariamente anche asessuale, ma questo non è il caso. L’asessualità, infatti, è un orientamento sessuale e non un orientamento affettivo e si riferisce invece alla mancanza, totale o parziale, di attrazione sessuale nei confronti di altre persone. Una persona può, da un punto di vista affettivo, identificarsi nello spettro aromantico o nello spettro alloromantico a prescindere dal proprio orientamento sessuale e non è perciò da dare per scontata l’appartenenza all’uno o all’altro orientamento.
Ciononostante, a causa della familiarità e similarità dei propri percorsi e delle proprie esperienze e difficoltà, spesso succede che persone aromantiche e asessuali si raggruppino negli stessi network, communities e movimenti di sensibilizzazione. Il più celebre tra questi è sicuramente AVEN (Asexual Visibility Education Network), che, fondato nel 2001 da David Jay, si occupava inizialmente di fornire un punto d’incontro per la comunità asessuale di tutto il mondo, ma ha presto aperto le porte anche a persone appartenenti allo spettro aromantico.