Dislessia: la rivincita delle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Discriminazione e marginalizzazione di persone con disabilità, per l’appunto abilismo, passa spesso attraverso i corpi di coloro che – fin dalla nascita o più tardi nel tempo – hanno dovuto indossare un’etichetta. Un segno indelebile che fatica ad andar via. Un segno con il quale queste persone sono costrette a vivere e a sopravvivere. Anche le persone con dislessia o che hanno altri DSA sono costrette a fare i conti con discriminazione e cattiveria. Non solo.

dislessici si nasce o si diventa

Una strada sempre in salita per le persone con DSA

Parliamo di etichette, quelle che vengono attribuite anche alle persone con DSA, cioè con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia). A volte ne hanno solo uno, altre invece tutti e quattro. Pacchetto completo! Nel parlare di DSA è fondamentale tenere a mente una cosa: questi disturbi non sono una malattia, non c’è una “cura”.

Dislessici si nasce o si diventa?

Ci si nasce e non ci si diventa. Magari si scopre di avere un DSA da adulto, ma questo significa aver vissuto gran parte della propria vita all’oscuro di tutto. E allora ecco che tutti i nodi vengono al pettine, che tutte le volte in cui ci sono state delle difficoltà… era solo colpa della dislessia! Sapete cosa avevano in comune Einstein, Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci oltre al fatto di essere stati dei geni? Erano dislessici.

Nelle persone con DSA tutto funziona, soltanto in modo diverso. Per loro la vita è una continua lotta alla scoperta di un metodo nuovo, diverso, che possa aiutarle anche nelle piccole cose. Come ad esempio memorizzare le tabelline. Ogni giorno un modo innovativo, e alternativo, per ricordarsi che 5×4=20.

persone con dsa

Cosa succede se la dislessia non viene diagnosticata?

Il fatto che la dislessia e gli altri DSA non siano una malattia, e di conseguenza non esiste alcuna cura, non giustifica il fatto che “con la dislessia non diagnosticata si può sempre convivere”. Però si fa una fatica incredibile a sopravvivere. La dislessia non diagnosticata infrange i sogni: quante persone hanno abbandonato gli studi perché non riuscivano a studiare? E quante di queste oggi fanno qualcosa di diverso da ciò che si erano inizialmente prefissate?

La dislessia non diagnosticata distrugge le relazioni: tra compagnə di classe, con la propria famiglia. In casa sei sempre quellə svogliatə, che nella vita non combinerà mai nulla di buono; quellə che si distrae, che ha sempre la testa fra le nuvole e che pensa soltanto ai videogiochi e alla tv. Tutto cambia nel momento in cui viene trovata una giustificazione a quel comportamento.

Eppure di dislessia DSA non si parla molto, e quando lo si fa spesso si sbaglia

Continuiamo a credere che queste persone nella vita non faranno nulla, non potranno studiare, laurearsi, svolgere delle attività in completa autonomia. E quanto sono cattivə lə ragazzinə a scuola che ridono mentre lə compagnə di classe è interrogato e non riesce a scrivere correttamente sulla lavagna perché è disortografico? Per non parlare dell’umiliazione di dover leggere di fronte all’intera classe sbagliando parola dopo parola. Lə dislessicə ne sanno qualcosa.

Questo e molto altro hanno subìto, e purtroppo subiscono ancora, persone con DSA. L’umiliazione è soltanto il punto di partenza che porta verso qualcosa di più grande: la paura, la rassegnazione, la pigrizia (che per tanti anni lə insegnanti hanno decantato in nome di unə alunnə che  “è bravo, ma non si applica… non ha proprio voglia di studiare, non sta mai attentə”). In realtà non si tratta di niente di tutto ciò.

Cosa bisognerebbe fare, allora?

  1. Parlarne, parlarne tanto e con tuttə, grandə e piccolə.
  2. Dare la possibilità a queste persone di utilizzare strumenti compensativi. Un esempio “banale”, ma fondamentale? La calcolatrice durante le lezioni di matematica. Uno strumento che agevolerebbe – e non poco – lə studentə.

Per la Settimana Nazionale della Dislessia, un podcast che racconta i DSA di tutti i giorni

L’Associazione Italiana Dislessia (AID), in collaborazione con la European Dyslexia Awareness e la European Dyslexia Association (EDA), ha organizzato e promosso la VII edizione della Settimana Nazionale della Dislessia. Numerosi eventi – online e in presenza – per parlare di dislessia e altri DSA con i maggiori esperti nel campo, ma anche con chi con i DSA ci convive.

Un’iniziativa interessante è quella nata dalla collaborazione tra AID e Edizioni Centro Studi Erickson: in occasione della Settimana della Dislessia è stato realizzato un podcast dal titolo “A modo mio: storie di vita e dislessia” per raccontare i DSA attraverso le voci e le storie di personaggi più o meno famosi, senza perdere il contributo scientifico di ricercatorə impegnati nell’ambito dei DSA.

 

immagine di copertina (fonte):

https://pixabay.com/it/photos/il-computer-portatile-donna-3087585/ 

One Reply to “Dislessia: la rivincita delle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento”

  1. che brutta bestia la dislessia è un vero mostro capace anche di ucciderti si penso che molti ci siano andati vicini. ad un certo punto quando dio vuole come il tempo arriva un po di sereno.ti fa preparare a essere più resistente degli altri su tanti aspetti. oggi posso dire dopo quello che ho passato di aver vinto si ho vinto . peccato che quelli che ti hanno umiliato per un motivo o per l’altro non ti possono più vedere. che cosa hai combinato nella vita gli ho perdonati tutti anzi li ringrazio tantissimo di essermi fatto una corazza davvero robusta che non patisce nulla o poco. mi dispiace tantissimo per chi non è riuscito a rialzarsi e si sono tuffati nellalcol o nella droga con biglietto di solo andata peccato sarebbe stato facile cadere in tentazione sperando di trovare un po di conforto. ci sarebbe da scrivere un libro ma preferisco parlare sempre in generale perché è sempre dolorosa in particolar modo la mia e mi fermo grazie a tutti un abbraccio

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