Ragazze nerd e gamers e il maschile tossico di questi ambienti

Oggi argomento hot dedicato al mondo del gaming. Rispondiamo alla domanda “le ragazze nerd vengono accettate dai compagni maschi?”. La risposta è NO! Infatti, recenti studi dimostrano che il problema del sessismo nel mondo dei videogiochi è in aumento. Vediamo quanto questo ambiente sia tossico per le giovani donne che parlano la lingua dei videogames.

ragazze nerd e gamer
https://it.freepik.com/foto-gratuito/campionato-di-videogiochi-dal-vivo-in-streaming-di-giovani-sul-monitor-del-computer-giocando-online-giocatore-femminile-che-si-diverte-con-il-gameplay-del-torneo-di-gioco-di-ruolo-d-azione-su-pc-per-l-intrattenimento_29336914.htm#query=gamer%20donna&position=3&from_view=search&track=sph

Ragazze nerd e riti tribali d’iniziazione

Avete presente quando nei libri di scuola si leggeva di antiche tribù che lasciavano entrare nuovi membri solo a patto che superassero qualche prova? La comunità del gaming è proprio come una di queste tribù e i “nuovi membri” in questione sono le donne.

Stiamo parlando di una comunità ristretta, che segue regole precise, dove se non hai determinate skills non sei nessuno. Se però hai le capacità, ma sei una ragazza nerd sei discriminata comunque.  L’unico modo per accedere è dimostrare che sei al pari dei giocatori professionisti, con livelli di competenza altissimi.

Come fare quindi per farsi accettare? Dimostrare di non essere un noob (che deriva dal termine inglese “newbie”, che significa “novellino”, “schiappa”). Devi parlare come loro, giocare come e quanto loro (ovvero per tantissime ore al giorno), ma soprattutto all’inizio potrebbe esserti utile utilizzare un nickname fasullo, che non faccia capire che sei femmina.

ragazze gamers

Slang gamer

Per farvi capire quanto possa essere sessista e tossico l’ambiente del gaming per le ragazze nerd, vi portiamo un esempio semantico d’effetto.

Come avrete capito dal paragrafo precedente, in questa tribù si parla uno slang particolare: se non lo conosci non sei nessuno. Ma c’è di più. In questa lingua da player ci sono dei termini che vengono usati in termine dispregiativo.

Un esempio è “gamer girl”. Questo termine, che da un punto di vista “descrittivo” sta ad indicare una ragazza giocatrice, in realtà viene usato per indicare coloro che giocano come delle “femminucce”. In pratica, se all’interno di una sessione, non riesci a giocare in maniera veloce e d’impatto sei una “gamer girl”. Se non prendi l’iniziativa e giochi in maniera conservativa, sei una “femminuccia” e non meriti di continuare a giocare.

Leggi anche: Ragazze Nerd, Geek e Gamers: pregiudizi e rischi

Ragazze nerd e il gioco “in incognito”

Ora, forse, potete capire meglio perché le ragazze nerd giocano spesso “in incognito”.  Anche perché spesso, quelle che decidono di giocare mostrandosi in video e con un nickname femminile vengono insultate e tormentate con messaggi sessuali inappropriati.

Il name-calling è un fenomeno che ormai si registra da anni. Insieme, i maschietti del gaming utilizzano anche tattiche di tanking durante le partite. Cosa fanno? Giocano male per far sì che il loro team in cui sono presenti anche donne perda. Non solo: spesso, se gli uomini scoprono che il loro avversario è una donna si disconnettono dal server.

nickname per ragazze gamer

Ragazze nerd e gamer: dal russo l’insulto sessista virale

Sapete anche che cosa fanno i gamer per discriminare le ragazze nerd? Le chiamano “cyka blyat”, volgarmente tradotto dal russo “puttana”.  Questo è l’insulto considerato virale nato nel 2012.

Un’espressione che porta con sé rabbia e odio. Infatti, chi lo usa lo fa proprio in maniera denigratoria, tanto che è considerato un insulto non solo sessista, ma anche razziale, perché rappresenta proprio la categoria delle donne gamer.

Chi riceve questo insulto viene poi bollato. Le ragazze “nuove del settore”, quelle che non sopportano questi insulti e non denunciano questi soprusi, finiscono per entrare in un loop depressivo che le spinge a smettere di giocare.

Le fake gamer

Ad incrementare il disagio di questo ambiente e la sua tossicità ci sono anche le fake gamer. Si tratta di ragazze nerd che non sono realmente appassionate al gioco, ma si mostrano tali solo in ricerca di attenzioni o donazioni in denaro.

Queste ragazze, purtroppo, incrementano i messaggi di name-calling e il meccanismo di oggettivazione della donna da parte del pubblico maschile.

Ragazze nerd e gamer

A questo punto, le videogiocatrici per farsi accettare in questo mondo dovranno poi anche dimostrare di non far parte di questo gruppo di donne approfittatrici.  Il punto però è un altro: c’è bisogno di rivedere le priorità di questo mondo, che ha bisogno di un organo di controllo dedito a denunciare e condannare questo tipo di soprusi.

Immagine di rawpixel.com su Freepik

Immagine di DCStudio su Freepik

Immagine di Freepik

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *