L’immagine raffigura due amanti durante un banchetto, e proviene dalla “Tomba del Tuffatore”, trovata nel 1968, conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e datata attorno al 480 a.C.
Sulle quattro lastre che formano le pareti della tomba, sono rappresentate scene di banchetto e personaggi in cammino. Il coperchio raffigura (appunto) un tuffatore in pieno volo. I personaggi dei banchetti, a gruppi di due, sono presentati mentre suonano, gareggiano al cottabo, parlano, amoreggiano. Per l’appunto, è riconoscibile una coppia di uomini, in una situazione in cui la loro relazione è perfettamente consueta e alla luce del sole. Questo era in linea coi costumi degli antichi Greci, fondatori della colonia di Paestum: spesso, uomini maturi avevano compagni anche più giovani e sedevano accanto a loro durante i simposi, i banchetti con bevute e discussioni culturali che costituivano un momento importante della socialità maschile.
Non dobbiamo pensare che questo genere di relazione fosse equiparata al matrimonio, né che fosse approvata incondizionatamente. Però, non era nemmeno considerata “contro natura”, né incorreva automaticamente in sanzioni sociali. Come dimostra anche il dipinto nella tomba, le relazioni omoerotiche fra uomini avevano un loro riconoscimento fuori dai vincoli nuziali e venivano tranquillamente esplicitate durante gli incontri per soli maschi. Anche (e soprattutto) in situazioni prestigiose come banchetti e simposi.
Prima visita al museo per i bigottoni ignoranti. Giusto per ricordare a tutti che, tanto, NOI ci siamo sempre stati ed amati… 
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A cura di Redazione Blog Milk Milano