Steve Walker e la tenerezza dell’arte gay

L’arte gay trova un grandissimo esponente in Steve Walker (1961-2012), pittore gay canadese famoso per i dipinti ritraenti giovani uomini e coppie gay. Dopo una breve carriera da attore iniziata a Toronto, Walker decise di dedicarsi completamente alla pittura. Riteneva infatti la pittura la forma espressiva ideale per esplorare le tematiche che gli stavano più a cuore.

arte gay, steve walker
Foto di Szilvia Basso su Unsplash.com

L’arte gay come libertà d’espressione

Nato a Ottawa da una famiglia di militari, Steve Walker ha vissuto la sofferenza di dover reprimere i propri sentimenti, la propria identità. Così è solo per mezzo del pennello che l’artista canadese sentiva di riuscire a rivendicare la libertà di vivere l’omosessualità nella sua pienezza, spontaneità e disinvoltura. Quella di Walker può definirsi una pittura intimistica che, attraverso scene di vita quotidiana, cerca di sdoganare la libera espressione e manifestazione dell’amore tra due uomini. Come scrive Walker sul proprio diario, i suoi dipinti ritraggono esperienze vissute da lui in prima persona, nelle quali vede tuttavia un tratto comune a tutta l’umanità: il bisogno di intimità e tenerezza.

“Semplicemente non mi è mai capitato di dipingere su queste tematiche in un contesto altro rispetto alla mia vita da persona cui è capitato di essere gay. Perché dovrei creare dei dipinti il cui contesto è altro rispetto all’autenticità della mia vita da uomo gay?”

(Steve Walker, 2003)

quadri di Steve Walker

L’estetica dei quadri di Steve Walker

Come pittore, Walker nasce da autodidatta. John Alan Lee, amico di lunga data del pittore canadese, rivela che la sua pittura si ispira molto alle opere di Caravaggio, soprattutto per quanto riguarda lo studio del chiaroscuro. Lee fu anche il primo acquirente e sostenitore di Walker, acquistando i quadri Blue Boy (1990) e Morning (1991).

L’estetica omoerotica nei quadri di Steve Walker si esprime attraverso corpi maschili dal fisico statuario, immersi in un’atmosfera sognante. Come una macchina fotografica, l’abile pennello di Walker riesce a cristallizzare attimi d’intimità condivisa tra i soggetti ritratti: una passeggiata sul molo, un abbraccio tra padre e figlio, un giorno di pioggia, il riposo dopo il sesso.

Le scene rappresentate sono permeate della carica emotiva del ricordo e del sogno, rappresentata dalla prevalenza dei toni dell’azzurro. Nonostante la verosimiglianza dell’ambientazione (il mare, la spiaggia, la camera da letto, il museo, il molo ecc…), essa assume un’accezione quasi metafisica, di luogo immobile e senza tempo. Viene così a crearsi un contrasto tra uno sfondo poco definito e la solida presenza dei soggetti ritratti, i cui corpi sono posti al centro della composizione. I bellissimi uomini nei quadri di Walker vengono ritratti soprattutto di spalle. Inoltre, quelle poche volte in cui riusciamo a vederne il volto, i soggetti non guardano mai nella nostra direzione. La sensazione che si ha di fronte a questi dipinti è di essere testimoni esternə di ciò che accade sulla tela. È come se facessimo una piccola intrusione nella vita privata di un uomo gay.

“Il mio intento è di soffermare, anche solo per un momento, le persone, farle pensare e sentire davvero qualcosa. I miei dipinti contengono tante risposte quante domande. Spero che, nel suo silenzio, la mia opera abbia dato una voce alla mia vita, alle vite degli altri e, allo stesso modo, anche alla dignità di tutte le persone.”

(Steve Walker, 2000)

Raccontare l'esperienza gay

Raccontare l’esperienza gay

Come scrive l’artista stesso, nei suoi quadri egli vuole raccontare tutta la “tristezza della sua vita”: la sofferenza per aver perduto due partner, le lotte della comunità gay, la devastazione dell’AIDS. Walker dà forma ai sentimenti dell’amore, dell’odio, della gioia, del dolore, della solitudine, della speranza, e lo fa su tele grandissime per avere un impatto maggiore.

L’alternare scene di vita privata (una cena, un abbraccio sotto le coperte ecc…) a scene in luoghi pubblici (il museo, la spiaggia, il parco ecc…) esprime con grande forza il desiderio di empowerment della comunità gay. I ragazzi nelle tele dell’artista gay sono giovani che amano lo sport, l’arte e divertirsi insieme, ma, soprattutto, amano esprimersi liberamente. Posti al centro della composizione pittorica, i soggetti sono esaltati attraverso una monumentalità plastica che, come nell’arte greca, ne esalta la bellezza esteriore e interiore.

L’empowerment di questi giovani si afferma così davanti agli occhi di una società perbenista, soffocante e discriminatoria a loro contemporanea. La loro libertà si manifesta con tutta la forza, la vitalità e la freschezza della gioventù. Attraverso la forma fisica di grande impatto dei soggetti e i colori brillanti, le opere di Steve Walker colpiscono la coscienza di chi le guarda, quasi disarmandolə di fronte a queste visioni non conformate. Gli interrogativi e le possibili risposte che i quadri dell’artista canadese ci restituiscono, hanno allora lo scopo di farci riflettere sulle contraddizioni, spesso impercettibili, di ciò che è ritenuto consueto e ordinario.

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