Cinema Queer: cosa significa? Partiamo dall’etimologia. La Treccani definisce così il termine queer: queer, cìnema <ki̯ùë …> locuz. sost. m. – Il termine queer, in uso per riferirsi a culture, gusti, stili del mondo gay, lesbico, bisessuale o trans, fin dagli anni Ottanta del secolo scorso si è esteso all’ambito del cinema.
Cinema Queer e Queer Movies: quando esplodono?
Ma è nei primi anni del 21° sec. che si è incrementato uno stile appannaggio di molti autori omosessuali, che hanno raccontato sullo schermo storie incentrate sia sul mondo gay o lesbico.
Sia su vicende, a volte parossistiche e grottesche altre volte drammatico-sentimentali, che hanno esplorato sessualità trasgressive, metamorfosi transgender, travestitismi, androginìe.
Ma adesso andiamo a scoprire i migliori film del Cinema Queer italiani e stranieri.
I film pionieri del cinema Queer, prima degli anni Novanta
A Bigger Splash (1973)
Qui (leggi la scheda del film se vuoi) la grande arte incontra la vita, che riusciamo a percepire attraverso l’affascinante ritratto firmato da Jack Hazan dell’artista David Hockney e della società londinese degli anni ’70.
Il film ci raconta della dolorosa rottura amorosa tra Hockney con il modello Peter Schlesinger e l’esecuzione dell’opera Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), per la quale il pittore chiese a Schlesinger di posare un’ultima volta.
Qui notiamo la combinazione tra documentario con sequenze di pura fantasia, tra cui una scena di sesso tra Schlesinger e un altro uomo.A Bigger Splash è tato forse il primo docufilm a dare visibilità alla comunità queer londinese.
Maurice (1987)
James Ivory era il regista perfetto per portare sullo schermo, un’epica storia d’amore gay scritta nel 1910 .
In questo splendido film, un bravissimo James Wilby interpreta Maurice Hall, uno studente di Oxford si innamora perdutamente del suo compagno Clive Durham.
Qui vediamo un Hugh Grant agli esordi.
L’attrazione è reciproca, ma Clive teme di non essere accettato in società, in quanto l’omosessualità era un reato punibile con i lavori forzati.
Così mette fine alla loro relazione e lo spinge verso le braccia di Alec Scudder il guardiano della tenuta di famiglia di Clive. Qui la scheda del film.
Gli anni ’90 del Novecento: meravigliosi queer movies da non perdere
Paris Is Burning (1990)
Questo documentario di Jennie Livingston è animata dall’effervescenza dei suoi protagonisti.
Il film ci una racconta le sfide comunità emarginata.
Razza, classe sociale, povertà, violenza e AIDS sono tutte presenti in questo crudo e sensibile docufilm, che tuttavia, attraverso le gioiose scene di ballo, lustrini e risate ci riempie di una gran voglia di vivere. Qui un’approfondimento.
Edoardo II (1991)
Derek Jarman è il regista con all’attivo una serie di capolavori queer (qui la scheda del film), ha portato il dramma storico di Edoardo II, composto nel 1592, dall’Inghilterra del XIII secolo a quella degli anni ‘90.
Anche varie modifice sono state apportate, tra quali quello dell’esercito di edoardo II– la cui omosessualità, peraltro, è una questione dibattuta – in un’organizzazione per i diritti dei gay.
Velvet Goldmine (1998)
Di Todd Haynes Velvet Goldmine è uno dei film queer più eleganti mai realizzati.
Con Jonathan Rhys Meyers nel ruolo del musicista britannico Brian Slade, il quale si ispira a David Bowie e Ewan McGregor nel ruolo della sua controparte americana.
Curt Wild che incarna Iggy Pop), la storia racconta di Arthur (Christian Bale), un giornalista gay che cerca Slade per un articolo.
I flashback ripercorrono tempi e luoghi di quest’uomo di fama mondiale. Qui la scheda del film.
Lo stesso Bowie, interpellato su questo apparente tributo alla sua vita e alla sua eredità artistica, ha dichiarato:
«Quando ho visto il film, ho pensato che la cosa migliore fossero le scene gay.
Sono state l’unica parte riuscita, francamente».
Tutto su mia madre (1999)
Il film di Almodovar racconta la storia di Manuela, una donna e madre single che alla morte del figlio si spinge fino ad intraprendere un percorso per cercare l’ex compagno, adesso diventato una donna transgender.
In questa ricerca si fa avanti la sensibilità e umanità con la quale. Ecco la scheda.
La protagonista, dipinge la Comunità Transessuale ponendosi anche interrogativi sulla maternità.
Il film è stato vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2000.
Queer movies del nuovo millennio
Benediction (2021)
Straordinaria interpretazione di Siegfried Sassoon, interpretato da Jack Lowden che, da eroe durante Prima Guerra Mondiale, divenne un acerrimo censore del Governo Britannico britannico fino a diventare un eccellente poeta. Possiamo intravedere un umorismo tagliente accanto ad un profondissimo dolore, a causa delle sue relazioni amorose, mentre si muove, come un ladruncolo che cerca di nascondere la refurtiva, nei circoli aristocratici, letterari e teatrali dell’Inghilterra del Primo Dopoguerra alla ricerca di una sorta di mea culpa e/o redenzione per la sua omosessualità. Superbo film di Terence Davies. Qui la scheda del film.
La vita di Adele (2013)
Questo film racconta l’amore difficile tra le due protagoniste, Emma e Adele, che, nel corso di vari anni, si lasciano e si riprendono molteplici volte.
Le scene del film sono sensuali, crude e struggenti interretate da Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos, entrambe premiate con la Palma d’Oro insieme al regista.
Presentato per la prima volta al Festival di Cannes nel 2013, non del tutto condivisa dalla critica cinematografica
Sia per le rappresentazioni di sesso omosessuale, sia per le accuse di maltrattamenti sul set di cui era stato accusato il regista, Abdellatif Kechiche.
Chiamami col tuo nome (2017)
Il film è ambientato nelle campagne dell’Italia settentrionale nel 1983.
Racconta la storia d’amore tra l’adolescente Elio (Timothée Chalamet) e un giovane e atletico laureando americano (Armie Hammer), che lavora con il padre archeologo del ragazzo.
Film pieno di luce dorata, fantastiche scegne bucoliche, intermezzati da una sessualità delicata.
Il Film ha ottenuto quattro nomination all’Oscar, tra cui quelle per il miglior film e per il miglior attore Timothée Chalamet. Il regista, ha recentemente creato la serie TV queer We Are Who We Are.
Mademoiselle (2016)
Questa reinterpretazione del romanzo Ladra di Sarah Waters (2002) è firmata dal regista e sceneggiatore Park Chan-wook.
La vicenda viene trasportata dall’Inghilterra vittoriana alla Corea del primo ‘900, durante l’occupazione giapponese.
Racconta la storia d’amore proibita tra una contadina e una ricca ereditiera attraverso una serie di contraddizioni. Il regista Park Chan-wook ha realizzato un thriller erotico meticolosamente calibrato senza tempo.
Mysterious Skin (2004)
Dei vari film di Gregg Araki a tema LGBTQ+ – il regista è stato un pioniere del movimento New Queer Cinema negli anni ’90.
È un dramma adolescenziale ed è probabilmente il migliore.
Il film Interpretato magistralmente Joseph Gordon-Levitt, che indossa panni di un giovane prostituto che ha subito molestie subite da piccolo da allenatore di baseball.
Il film ha fatto parlare di sé soprattutto per la cruda rappresentazione degli abusi sessuali.
Ma ci mostra un ritratto messaggio di speranza, dimostrando come alcuni traumi della gioventù ci possono far rialzare fieramente da ciò che abbiamo subìto.
The Danish Girl
“The Danish Girl” è l’ultimo film diretto da Tom Hooper, ed è tratto da una storia vera.
La prima donna che subisce un intervento trans alla fine dell’800 Lili Elbe .
Attori protagonisti sono Eddie Redmayne nel ruolo di Lili Elbe, e Alicia Vikander, , nei panni della moglie Gerda Wegener.
Il film The Danish Girl, scritto nel 2000 da David Ebershoff, ispirato a una storia vera, quella di Lili Elbe, nata di sesso maschile sotto il nome di Einar Mogens Andreas Wegener.
La complicità della moglie è un atto sublime.
Quando Lili ritrova se stessa la sua anima vola via, come il vento porta via la sua sciarpa preferita nella palude tanto amata da Einar.
In conclusione, possiamo dire che è la storia di una persona che ha cercato di ritrovare se stessa nonostante i pregiudizi del tempo, e di un amore, quello di Gerda, che continua anche nelle varie fasi del percorso di transizione della protagonista.
Rosalba Soresi
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