L’intervista che segue tratta di bisessualità e con questo termine s’intende un orientamento sessuale che coinvolge i sentimenti verso la persona amata che potrebbe essere un uomo oppure una donna.
La bisessualità in una storia di vita vissuta
Oggi ho intervistato per i lettori di Enbypost Alex, una persona meravigliosa che ha voluto donarci la sua esperienza di vita. Una bisessualità vissuta con amore e consensualità è magia pura.
Intervista ad Alex – Redattrice H.EDDA
Ciao Alex per prima cosa ti ringrazio per aver accettato di rilasciare l’intervista e poi passiamo alle domande, Pronta? Ad un certo punto hai sentito che in te c’era un interesse in più, una curiosità, vorrei sapere, quando ti sei resa conto della tua bisessualità?
Ciao Edda. Vorrei prima presentarmi a chi ci legge. Sono Alex D., nome fittizio, scelto da me per privacy. Sono una donna di quasi 60 anni e vivo in un Paese piccolo piccolo.
Mi sono accorta delle mia bisessualità, direi, da sempre. Anche se da piccola pensavo che avere piccole e ingenue effusioni con gli amici, che fossero femmine o maschi, era naturale.
La tua testimonianza qui in Enbypost è importante e ha una certa rilevanza per i lettori che vogliono capirsi, potresti raccontarci un momento significativo del tuo percorso di aiuto-accettazione o di coming out?
In realtà non ho mai fatto una percorso di accettazione né tantomeno di outing, in quanto mi ritengo una persona normalissima, anzi penso che la maggior parte delle persone siano bisessuali.
Quando ne ho parlato con i miei, nonostante il paesino, tutto era nella norma, nulla di strano o di deviante, anzi ricordo una frase di mia madre che mi disse: <<Tranquilla sei fortunata, avrai da dare amore, tanto amore, alla persona della quale ti innamorerai>>, ma, in realtà, qualsiasi risposta avrebbero potuto darmi, sarei stata consapevole sempre della mia bisessualità.
Alex, nella tua famiglia ci sono altre persone bisessuali?
A 20 anni ho avuto un figlio dal mio primo fidanzato che, non nego, amo ancora. Sono sicura che l’amore sia per sempre e parlo del primo amore. Abbiamo deciso che quel figlio sarebbe dovuto nascere, e che noi ci saremmo sempre stati per lui. A 18 anni mio figlio ci ha fatto partecipi della sua omosessualità. Beh che dirgli, che tutto era normale. Che non doveva preoccuparsi, qualora avesse avuto delle preoccupazioni.
Aveva deciso di andare a studiare negli USA e lì incontro quello che è il suo attuale marito. Un ragazzo bellissimo ed adorabile Messicano. Entrambi avvocati, coronarono il loro sogno d’amore e adottarono un bellissimo bimbo nero. Ora mio figlio dice <<Mio figlio, anzi nostro, mio e del padre, è un adorabile bimbo. Cresce felice e non ha nessun problema di integrazione avendo due padri>>.
È tutto normale, ragazzi, tutto normale.
La comprensione della tua bisessualità come si è evoluta nel tempo?
Io mi innamoro. Certo non nego che anche l’occhio vuole la sua parte, e quindi sono un’esteta, ma l’amore è amore. Ho avuto una relazione con Carla alcuni anni fa e tutto accadde per caso. Mi innamorai semplicemente. Nulla di più nulla di meno.
E se volete sapere se nella sessualità cambiava qualcosa tra un uomo o una donna vi dico dico di NO. Quando mi innamoro non mi accorgo se sto facendo l’amore con una donna donna o con un uomo. Eh sì, sono vecchio stampo, io mi innamoro!!!
L’attenzione verso l’inclusione delle persone bisessuali è attiva tuttavia secondo te cosa si potrebbe fare ancora nei confronti di chi si sente escluso?
Il problema è complesso. In Italia c’è un grande problema con le “minoranze”. Ma di una cosa sono sicura. Del ruolo della famiglia e della scuola. I genitori dovrebbero spesso parlare di incisività, di persone, di amore. Ma solo loro, che siano due donne, due uomini o un uomo e una donna, sanno come parlare ai loro figli. Cosa dire e quando dirlo.
Per quanto riguarda la scuola, penso, che accanto agli insegnanti ci voglia il supporto di Psico-sessuologi per spiegare al meglio cosa significa essere “persone”. In Italia purtroppo, e lo sappiamo, ci sono tanti problemi per farsi accettare. Ogni famiglia non deve generare odio ma solo amore verso gli altri. Questo influirebbe a far diminuire anche tanti femminicidi, stupri, bullismo, suicidi.
La gente a volte non si rende conto che una parola mal detta può provocare un trauma ad un altr* essere. Non ne conosce il vissuto .
Vi prego quindi spargete solo Amore, tanto Amore!
Grazie Edda! Un abbraccio fortissimo con il cuore a tutte le persone che leggeranno questa breve testimonianza.
Grazie a te Alex dal profondo del cuore per aver rilasciato questa meravigliosa intervista .
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Grazie bellissimo