Siamo tuttƏ d’accordo: l’amore è una forza universale che trascende le barriere culturali e linguistiche. Non dobbiamo mai scordare però che il modo in cui viviamo e comprendiamo l’amore romantico ed erotico varia notevolmente a seconda delle coordinate geografiche. Questo piccolo post-it ci deve far sorgere una domanda: come si vive l’amore nelle diverse culture? E il luogo in cui siamo cresciutƏ, la cultura a cui apparteniamo e le credenze alle quali siamo stati esposti influenzano il modo in cui viviamo l’amore e le relazioni?
In questo brevissimo viaggio antropologico, esploreremo le sfumature, le tradizioni e le percezioni dell’amore intimo e della seduzione, facendo luce sulla meravigliosa diversità di esperienze umane in materia di relazioni romantiche e sessuali.
Facciamo chiarezza: cos’è il relativismo culturale e cosa centra con l’amore
Se volessimo scomodare la Treccani nonché l’Enciclopedia delle scienze sociali troveremmo che:
Il relativismo culturale è una modalità di confronto con la variabilità e la molteplicità di costumi, culture, lingue, società […]
Alla base del relativismo vi è una profonda diffidenza nei confronti dell’universalità di strutture psichiche o mentali – di ordine naturale – che accomunerebbero tutti gli uomini.
Un’altra chiave di lettura ci permette di dire che abbracciare il relativismo culturale concede, a chi lo comprende, la predisposizione ad una mentalità aperta che incoraggia a non dare per scontato che il modello culturale cui si appartiene sia il migliore nonché giusto.
Breve storia del paradigma occidentale dell’amore
Per secoli, il matrimonio ha svolto un ruolo cruciale nella società umana, ma il suo significato e le sue finalità hanno subito un’evoluzione sorprendente nel corso del tempo. Fino al XIX secolo, il matrimonio era principalmente uno strumento funzionale utilizzato per il consolidamento del potere, spesso con obiettivi economici e sociali ben definiti.
L’Avvento del matrimonio romantico
È solo nel XIX secolo che assistiamo all’emergere di una nuova concezione del matrimonio: il matrimonio romantico. Questo tipo di legame richiede monogamia e fedeltà con l’obiettivo di garantire migliori cure parentali e il benessere della famiglia. Il vantaggio è quello di sposarsi per la rumorosa presenza di farfalle nello stomaco e non per motivi pragmatici o di status sociale.
Ma come accade che l’amore venga incatenato, imbrigliato e costretto a sottostare a un mezzo centinaio di regole? Una possibile risposta era quella che dava sempre il mio professore di sociologia “Se un sistema controlla la sessualità delle persone, allora ne può controllare ogni aspetto della vita”
L’Influenza delle radici morali giudaico-cristiane
I valori sessuali tradizionali delle società occidentali affondano le unghie e le radici in una particolare interpretazione dell’antica morale giudaico-cristiana e in tutta la storia del disastroso peccato originale. In questo quadretto, l’attività sessuale ha principalmente due obiettivi:
- la riproduzione
- il piacere
Tuttavia, la cultura occidentale ha spesso enfatizzato in modo significativo il primo di questi obiettivi, guardando con sospetto all’aspetto piacevole del sesso, sopratutto quello femminile.
La tesi di base è che il sesso sia moralmente accettabile solo all’interno del matrimonio e solo se lo scopo primario è la procreazione. Questa prospettiva deriva in parte dal vecchio testamento, che incita i fedeli a andare e moltiplicarsi e condanna coloro che disperdono il loro seme.
La morale sessuale nella società occidentale
Nonostante resista, il matrimonio tradizionale sembra però perdere sempre più punti sul grande tabellone dell’amore. In questo versante del mondo, si può notare che la sessualità è un’acrobata in un gioco di equilibri tra gli standard della morale tradizionale e un la promozione dei valori dell’individualità e della libertà della persona.
Questa tensione, questo funambolesco tentativo di mediare, troppo spesso produce una dissonanza tra l’immagine approvata della sessualità proposta dalla cultura ideale e la sessualità realmente vissuta e sudata nella cultura reale.
Come vivono l’amore altre culture nel mondo
Spostiamo ora il nostro pin di google e andiamo nella Cina sud-occidentale, tra le montagne che circondano il lago Lugu, al confine tra le province dello Yunnan e del Sichuan. Qui vive un’etnia dove non esistono parole per dire “omicidio”, “guerra” o “stupro” ma i Mosuo hanno una parola, “babahuago”, che significa stanza dei fiori.
I Mosuo sono una popolazione agricola matrilineare in cui ogni bene, compreso il nome di famiglia, si trasmette attraverso la linea femminile. Di madre in figlia, l’intera società sboccia e fiorisce intorno alle donne. In questo luogo non esiste la violenza di genere o la misoginia.
Amore nelle diverse culture: la stanza dei fiori
Se sei una ragazza Mosuo ricevi in dono una babahuago, una stanza dei fiori tutta per te intorno ai 13 o 14 anni. Questa stanza ha due ingressi: uno affaccia sul cortile interno della casa e uno ha un ingresso esterno sulla strada con una porta privata. Ogni ragazza decide in completa autonomia chi può varcare la sua porta privata. Deve sottostare all’unica regola di far abbandonare la stanza al suo ospite prima del sorgere del sole. Se sei una ragazza Mosuo, te ne infischi di come si fa l’amore nelle diverse culture perché sei una donna libera.
La stanza è il simbolo dell’autonomia e indipendenza economica e sessuale delle donne Mosuo che scelgono i loro ospiti – amanti come preferiscono. Possono sceglierne uno per notte e anche più di uno in una sola notte.
Non esiste nessuna aspettativa sulle cure parentali di un eventuale bambino e non è richiesto nessun impegno da parte dell’ospite. Il figlio concepito nella stanza dei fiori sarà cresciuto nella casa di sua madre con il supporto dei fratelli della ragazza e di tutta la comunità Mosuo. La responsabilità paterna degli uomini Mosuo è quella relativa ai figli della sorella.
Intanto in Amazzonia…
I Kulina dell’Amazzonia invece praticano un rito legato alla caccia che segue delle regole ben precise.
Le donne del villaggio si spostano in gruppo all’alba di casa in casa spronando gli uomini alla caccia e promettendo loro momenti infuocati nel caso in cui la loro impresa produca risultati positivi.
Per queste donne non è possibile scegliere come partner l’uomo che è già loro marito.
Gli uomini fingono apatia e svogliatezza trascinando i piedi verso la foresta. Appena dietro l’angolo però, prima di cacciare separatamente, si riuniscono e si accordano per spartire il bottino in parti uguali prima di rientrare al villaggio. In questo modo assicurano a tutti la possibilità di fare sesso al di fuori della coppia.
I cacciatori rientrano trionfanti mostrando il bottino e tutte le donne danzano eroticamente intorno a loro per poi allontanarsi ognuna con l’uomo scelto come partner per il rito della caccia. Come è facile intuire, qui non esiste l’uomo alpha.
Amore nelle diverse culture: proposta di uno sguardo acritico
Questi sono solo alcuni dei modi di vivere l’amore nelle diverse culture e nel mondo e ognuno dovrebbe essere libero di farlo a modo suo. L’orientamento sessuale, il fatto di essere eterosessuali, lesbiche, gay, transgerd o persone non binare dovrebbe essere irrilevante in termini di diritti e pari opportunità. Potremmo e dovremmo invece preoccuparci che venga mantenuto il sacro rispetto per la reciproca autonomia e il raggiungimento della felicità personale e di gruppo.
Per molte persone, non è facile e non sarà mai facile spogliarsi dei preconcetti e abbandonare una rabbia che forse hanno ingrassato con il sentimento dell’invidia di una libertà che non si sono mai concesse, ma voglio lanciare comunque un invito.
Che ne dite se invece di investigare e giudicare le pratiche amorose altrui (nazionali e non) non proviamo tuttƏ a solo ad amare?
Bello! Amiamoci!